
Come certo già saprete negli scorsi giorni è stato approvato al Senato un provvedimento che annulla un articolo del vecchio "Testo Unico" sull'immigrazione; nel precedente articolo veniva sancita l'impossibilità del medico di denunciare un immigrato irregolare, al fine di preservare il diritto alla salute ed all'accesso alle cure di quest'ultimo: chi si rivolgerebbe ad un medico o ad un ospedale se ciò può esporlo ad un procedimento penale, con conseguente ammenda (fino a 200euro) e rimpatrio immediato?
Per la nostra Costituzione, in linea con la Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, la Salute è un diritto imprescindibile (art. 32), e va tutelata a qualsiasi costo; tuttavia l'emendamento approvato dal Senato mina questo principio alla base, introducendo la possibilità per il medico di rompere il "rapporto di fiducia" con l'assistito con una denuncia penale.
Dal punto di vista umano riteniamo inaccettabile la discriminazione nell'accesso alle cure tra i cittadini e gli immigrati irregolari.
Come futuri medici, inoltre, non possiamo accettare di essere gli strumenti per combattere l'immigrazione clandestina, in quanto questo va contro ai principi sanciti dal Giuramento di Ippocrate e dal Codice Deontologico: al centro della nostra attività assistenziale ci sarà sempre l'Uomo, al di sopra di ogni differenza di sesso, età, razza e religione.
Infine, dal punto di vista della Salute Pubblica, la strada intrapresa dal Senato non ci può lasciare indifferenti: secondo alcune time, nella nostra AUSL vengono curati in media 2 immigrati irregolari affetti da TBC "attiva" ogni settimana; se i clandestini avranno paura di rivolgersi all'ospedale, dove andranno a farsi curare? Il rischio di perdere di vista l'epidemiologia di malattie emergenti è molto grande, e con esso il rischio di recrudescenza di malattie che credevamo dimenticate.
Il SISM è un'associazione apartitica, come ben sapete; ma di fronte ad un provvedimento così SBAGLIATO non potevamo non prendere una posizione.
Il comunicato stampa prodotto dal SISM in questi giorni è il frutto di un lungo dibattito a livello nazionale, che ci ha visti impegnati in prima persona; potete leggere il comunicato sul sito nazionale
http://www.sism.org/ e sul nostro sito ufficiale
www.sismparma.org e farvi un'idea di come ci siamo mossi.
Ad ogni modo, ci piacerebbe che il blog fosse uno spazio dove ognuno possa dire la sua, per un confronto aperto e sincero. Per cui commentate, sbilanciatevi, prendete posizione: solo l'indifferenza verso temi così importanti è una scelta non condivisibile.